Fex ha l’aria dell’ingegnere e gli sbalzi d’umore del poeta: uno scassapalle bipolare, se si volesse essere meno eleganti.
Detesta tutti coloro che giudicano le persone dalle apparenze e sogna l’Australia: un giorno vorrebbe girarla in lungo e in largo, anche se la sua vacanza ideale è in mezzo al cemento armato.
Adora i palazzi, le architetture, la civiltà urbana, il rumore del traffico.
Viaggiare da solo attraverso le metropoli lo fa sentire vivo, adora mescolarsi con la gente delle città che visita, entrare in contatto con le storie comuni e sconosciute delle persone che sfiora.
Ha amato follemente New York, Londra e Berlino. Ogni tanto sogna di trasferirsi, ma per ora si gode la posizione privilegiata di essere l’unico fratello maschio di due sorelle grandi e il membro di un gruppo strafigo come i MaNiA.
Un giorno di molti anni fa ha giurato ad Apo: “Io e te non suoneremo mai insieme”, e se ne deduce che le sue invettive non valgano poi molto.
Musicalmente è nato con i Pearl Jam, un gruppo che ha portato nella sua vita amicizie grandissime, momenti indimenticabili e la voglia di impugnare uno strumento per provare a suonarlo. Il concerto di Hyde Park del 2010 è stato per lui la realizzazione di un sogno e la fine di un’epoca: sotto al palco, ascoltandoli per la prima volta dal vivo, Fex ha chiuso il cerchio ed è entrato in una fase nuova della sua vita.
Un momento di rottura dolorosa e di crescita, un dover ricominciare da capo con gli Arctic Monkeys a palla nelle orecchie, il passaggio di cui approfittare per fare tutte le cose che vanno fatte almeno una volta nella vita e meglio a vent’anni che a quaranta.
Oggi la sua droga sono gli Editors, un gruppo britannico capace di tamponare i suoi sbalzi d’umore con canzoni che negli anni si sono andate ad incastonare perfettamente nei momenti importanti della sua vita.
La musica che crea mondi, partorisce sentimenti, custodisce ricordi.
Per uno come Fex, una presenza necessaria, unita indissolubilmente alla propria biografia con un marchio a fuoco, una colonna sonora che non è solo voce narrante ma quasi presenza fisica.
La musica come compagna.